Archive for aprile 12th, 2012

le cose che non sopporto dell’allattamento materno esclusivo

1. le dissertazioni sul mio seno: è pieno, sgonfio, grosso, vuoto, senti il latte che sgorga quando il bimbo si attacca. E le inquisizioni sui miei capezzoli: duri, soffici, delicati, rientranti, sporgenti, piccoli, grandi, chiari.

2. l'esposizione del mio seno in pubblico. Se fino a qualche mese fa, per pudore lo tenevo lontano pure dalle scollature, adesso lo mostro in pubblico con la sanguisuga attaccata, ma soprattutto troneggia, non richiesto, nelle foto del poppante.

3. l'uso non-stop del reggiseno: non indispensabile se non fosse che serve a sorreggere le coppette assorbilatte e quelle sì che sono indispensabili. Unica eccezione (ma troppo breve): quando faccio la doccia.

4. le disquisizioni sugli alimenti da bandire dalla mia dieta. Non ne avessi avuto abbastanza delle restrizioni della gravidanza, allatto e ricominciano a farmi sentire in colpa. No, la verdura a foglia larga, no. No, la verdura a foglia verde, no. I pomodori no perchè sono acidi. Il latte no perchè fa la crosta lattea. La caffeina bandita perchè lo tiene sveglio. Il cioccolato no perchè è un eccitante. Il salame no perchè ha un gusto piccante che passa. Dimentica i broccoli, i cavoli e gli asparagi.

5. l'impossibilità di curarmi con farmaci. Se in farmacia, fino a prima della gravidanza, mi avrebbero venduto tutta la farmacopea dei medicinali da banco, ora signora, continui con il paracetamolo e vediamo se passa: sa, lei allatta…

6. la discriminazione mamma – papà. Se il poppante si trasforma in scimmia urlatrice isterica, papà ti guarda con occhi pieni di compassione e sollievo: tocca a te: sei tu che hai le tette.

7. l'impossibilità di dormire comoda fino a mattina. Una prega per avere un bambino che dorma la notte, è incredibilmente fortunata e la sua richiesta è esaudita. Peccato che il bambino dorme beato e il mio sonno è disturbato dal seno diventato una pietra dolente perchè troppo gonfio.

8. i capelli. Durante la gravidanza belli e folti grazie agli estrogeni; durante l'allattamento cadono a ciuffi. La scienza spiega tutto dicendo che mancano gli estrogeni e la prolattina è tossica per i bulbi piliferi; la saggezza popolare dice che i capelli si perdono quando il bambino comincia a riconoscere la mamma. Poco importa: ancora qualche giorno e la mia testa sarà indistinguibile da quella di maritozzo.